Giornata regionale della Memoria e dell’Impegno delle vittime innocenti delle mafie: a Rovigo la cerimonia della 10a edizione del progetto

“Mi avete fatto emozionare oggi con i lavori che avete presentato. Quindi prima di tutto devo dirvi grazie. Grazie ai ragazzi e alle ragazze che hanno costruito questi messaggi perché io mi sono davvero emozionata e ahimè questi argomenti li ho trattati per moltissimi anni quindi vuol dire che siete stati proprio bravi. E perché l’emozione secondo me è importante? Perché quando ci si emoziona ci si appassiona e quando ci si appassiona ci si impegna. Ecco io vorrei che questi progetti, queste iniziative molto lodevoli di Avviso Pubblico e della Regione Veneto, che sempre è in prima linea e devo dire all’avanguardia in moltissime iniziative su questi temi, fossero fonte di impegno quotidiano e ancora più attivo nelle cose che fate e farete tutti i giorni, nelle scelte che prenderete, e non solo a livello professionale”.

Sono andati a casa con questo messaggio di Maria Luisa Pellizzari, prima donna vicecapo vicario della polizia – con un curriculum eccellente, in cui appare anche la cattura di numerosi latitanti mafiosi, tra cui Luca Bagarella e importanti operazioni contro la criminalità organizzata e il terrorismo – i circa 600 ragazzi e ragazze insieme ai loro insegnanti e ai rappresentanti delle forze dell’ordine, che questa mattina hanno partecipato alla 10a edizione della Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Un’iniziativa promossa dalla Regione del Veneto e realizzata da Avviso Pubblico in collaborazione con Libera Veneto e con il patrocinio del Comune di Rovigo.

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Dopo gli interventi istituzionali Valeria Cittadin, Sindaco di Rovigo, Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Cristiano Corazzari, Assessore della Regione del Veneto, Gaetano Grandi, Comitato direttivo di Avviso Pubblico ed Enrico Moro, Referente di Libera Rovigo, gli studenti e le studentesse di 12 scuole provenienti da tutte le province del Veneto hanno presentato i loro elaborati di restituzione del percorso didattico-formativo in varie forme – video, podcast, poesie, ppt, poesie – facendo memoria di una vittima innocente delle mafie da loro scelta e manifestando il loro impegno per promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile.

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Di seguito le scuole che hanno partecipato a questa decima edizione del progetto: Liceo Statale Scientifico “Angelo Messedaglia” di Verona, Istituto Tecnico Riccati Luzzatti di Treviso, Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Luigi Einaudi” di Bassano del Grappa (VI), Istituto “Rolando Da Piazzola” di Piazzola Sul Brenta (PD), Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Edmondo De Amicis” di Rovigo, Istituto “U. Follador – A. De Rossi” di Agordo (BL), Istituto “Euganeo” di Este (PD), Liceo Statale “Giovanni Cotta” di Legnago (VR), Istituto Tecnico Industriale Statale “Silvio De Pretto” di Schio (VI), Liceo Statale “Duca degli Abruzzi” di Treviso, Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Aulo Ceccato” di Thiene (VI), Istituto Tecnico Economico ” Leon Battista Alberti” di San Donà di Piave (VE).

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Durante la presentazione dei lavori delle scuole si è svolta anche la consegna del Premio Legalità e Sicurezza 2025. Sono stati premiati: Mirco De Boni, assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato, in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Belluno, Domenico      Greco, Ispettore della Polizia di Stato, in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Padova, Francesco Marsala, Vice Ispettore della Polizia di Stato, in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Padova, Antonio Candigliota, Agente della Polizia di Stato, in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Rovigo, Christian Greggio, Vice Ispettore della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Rovigo, Paolo Pento, Ispettore della Polizia di Stato, in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Treviso, Fabio Selvestrel, Sostituto Commissario della Polizia di Stato, in servizio presso la Questura di Treviso, Adriano Carlo Cason, Vice Ispettore della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Treviso, Daniele Brasi, Maggiore dei Carabinieri, appartenente all’Arma dei Carabinieri, già Comandante della Compagnia Carabinieri di San Donà di Piave (VE), Marco Decò, Maresciallo Maggiore dei Carabinieri, in servizio presso la Stazione Carabinieri di Sedico (BL), Adolfo Aievoli, Luogotenente Cariche Speciali           della Guardia di Finanza, in servizio presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia, Leonardo D’Avolio, Luogotenente Guardia di Finanza, appartenente alla Guardia di Finanza, in servizio presso la Tenenza di Occhiobello (RO), Andrea Marchesin, Comandante della Polizia Locale di Oderzo (TV), Gianni Cecchetto, Istruttore della Polizia Locale dei Castelli (VI).

A seguire si è celebrata la lettura dei 1.101 nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie. A condurre la giornata il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani.

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La Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie è prevista dall’articolo 17 della L.R. n. 48 del 2012 ‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile’.

La 10^ edizione della Giornata regionale conclude un percorso didattico-educativo che durante l’anno scolastico 2024-2025 ha coinvolto 600 studenti e studentesse di 12 scuole di tutto il territorio regionale che hanno studiato e approfondito il fenomeno mafioso, l’insediamento delle mafie e le modalità di infiltrazione nella Regione del Veneto, ma anche la storia di alcune delle vittime innocenti di mafia. I ragazzi hanno incontrato rappresentanti di Avviso Pubblico e di Libera Veneto, nonché magistrati, giornalisti, esperti, familiari di vittime. Agli studenti e alle studentesse sono stati forniti diversi materiali, tra cui: bibliografie, sitografie, filmografie, dati statistici, atti parlamentari, relazioni istituzionali. È stato chiesto loro di produrre un elaborato in varie forme (video, podcast, musica, poesie, powerpoint), con cui fare memoria di una vittima innocente delle mafie e manifestare il loro impegno per promuovere e diffondere la cultura della cittadinanza attiva e responsabile.